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Canapa: nutraceutica e fitoterapia

I semi di canapa sono uno degli alimenti con il più alto e completo valore nutrizionale. Contengono circa il 25% di proteine, in una combinazione eccezionale in cui sono presenti tutti gli 8 aminoacidi essenziali per la sintesi proteica e, di conseguenza, per il rinnovo cellulare.

È valido anche il loro contenuto di vitamine, soprattutto per la vitamina E (potente antiossidante), le A, PP, C e quelle del gruppo B (esclusa la B12). Contengono inoltre molti minerali, tra cui calcio, magnesio e potassio.

Si trova inoltre una frazione grassa (35%) di ottima qualità, costituita per 3/4 circa da una miscela di acidi grassi polinsaturi, fondamentali per la regolazione dell’attività di numerose ghiandole, dei recettori nervosi e dei muscoli. Tra gli acidi grassi, gli Omega 3 e gli Omega 6 sono presenti in una proporzione che rispetta in pieno il rapporto ottimale che regola correttamente l’attività metabolica.

L’alta presenza di acidi polinsaturi rendono preziosi i semi di canapa per combattere e prevenire diversi disturbi tra i quali arteriosclerosi, disturbi cardiovascolari, colesterolo, artrosi, malattie del sistema respiratorio (ad esempio asma, sinusite e tracheite), eczemi e acne. Appaiono come una vera e propria medicina naturale, la cui assunzione costante può contribuire a mantenere in buona salute diverse ghiandole e muscoli e rinforzare il sistema nervoso.

L’olio è ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi di canapa e mantiene i contenuti nutrizionali presenti all’interno. È un olio vegetale dalle proprietà antiossidanti, immunomodulanti e antinfiammatorie e un ottimo integratore naturale grazie alle sostanze nutritive contenute.

Si presenta con un colore che varia dal verde chiaro al verde intenso, possiede un odore poco marcato ed un sapore molto gradevole. Per questa ragione è utilizzato per condire insalate, cereali, pane, zuppe al posto o a fianco dell’olio extravergine di oliva. L’olio di canapa dev’essere consumato preferibilmente a crudo e, per il suo basso punto di fumo, non va impiegato nelle fritture.

Come integratore, un apporto quotidiano di olio di semi di canapa nella misura di 1 cucchiaino da tè al giorno, a livello preventivo; e da 1-3 cucchiai da tavola da distribuire nella giornata hanno dimostrato risultati eccellenti in caso di: disturbi del sistema osteoarticolare e muscolare, patologie autoimmuni, disturbi cardiovascolari e del metabolismo, patologie del sistema respiratorio, affezioni della pelle, patologie a carico del tratto gastro-intestinale e del fegato, squilibri del sistema ormonale femminile, problemi di natura neurologica e psichica. L’olio di canapa non è psicoattivo, non contiene THC e nemmeno CBD o alcun altro cannabinoide.

I semi possono poi essere usati in cucina e presentano un gusto simile alle noci. Dalla loro macinazione si ricava la farina di canapa, ricca di nutrienti, utile per il sistema immunitario e priva di glutine, quindi adatta anche a chi soffre di celiachia.

Il CBD, anche conosciuto come cannabidiolo, è invece un cannabinoide ottenibile mediante l’estrazione dall’intera pianta (compresi i fiori).  Non è psicoattivo e riduce gli effetti psicotici del THC.

Interagisce con il sistema endocannabinoide umano (ECS) e presenta molti benefici per la salute: è antinfiammatorio e analgesico, anticonvulsivo, antiossidante, antiemetico, ansiolitico, antipsicotico, anticonvulsivante. Viene utilizzato contro l’insonnia, le malattie neurodegenerative (Parkinson e Alzheimer ad esempio), per ridurre i alcuni disturbi psichici come ansia, depressione e schizofrenia, migliorare lo stato della pelle (es. da scottature, punture di insetti, ferite, cicatrici ed altro) e contrastare l’insorgere e gli effetti della psoriasi e dell’acne.

Il cannabidiolo è poi in grado di modulare le risposte del nostro sistema immunitario e agevolare le funzioni cognitive e mentali.


Redazione MAG


MAG nr.6, novembre-dicembre 2019

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