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L’apocalisse dei negozi fisici è arrivata in tutta la sua potenza

Come sempre il mercato americano è un utile banca dati di statistiche utili per comprendere cosa accade e cosa accadrà nel mondo.
Oggi parliamo di commercio e di e-ecommerce.
Due fratelli che possono essere vicendevolmente di aiuto e che, al contempo, possono anche essere uno la nemesi dell’altro.

Desidero quindi fare alcune riflessioni sull’attuale tendenza nel settore del commercio, sia online che fisico, in seguito al recente fine settimana del Black Friday e del Cyber Monday.

Secondo Adobe Analytics, la spesa online per il Black Friday negli Stati Uniti ha raggiunto il record di 9,8 miliardi di dollari, con un aumento del 7,5% rispetto all’anno scorso. Inoltre, le vendite online durante il Cyber Weekend sono aumentate del 7,7% raggiungendo i 10,3 miliardi di dollari.

Questi sono dati eccitanti ed allarmanti al contempo.
I colossi come eBay, Amazon, Etsy come anche lo stesso Shopify si stanno leccando le dita delle mani per le incredibili performance.
Utili che volano alle stelle.

Non si tratta solo di uno spostamento degli acquirenti verso le piattaforme online ma di un vero e proprio esodo. Anche i rivenditori online è una gigantesca opportunità per produrre profitti che, sino a poco tempo addietro, sarebbero stati nemmeno immaginabili.

E i negozi fisici?
Come possono affrontare questa sfida?

I consumatori sono sempre più inclini a fare acquisti online per comodità e per evitare le folle e, sicuramente, dopo aver assaggiato questo nettare non hanno nessuna intenzione di tornare indietro.
Che cosa fare quindi?

Adattarsi o innovare?
Resistere o trovare delle nuove strategie?
Walmart e Target, ad esempio, mettono in campo strategie che cannibalizzano i loro stessi store.
Spingono su offerte importanti che possono essere acquistate solo ed esclusivamente online dai loro portali.
Una strategia, a mio avviso, completamente folle.
Le persone adorano navigare e acquistare su Amazon ed eBay mentre lo fanno con un minor slancio, quasi nullo, se devono fare lo stesso sul sito di Target,

Il trucco?
Migliorare l’esperienza del cliente.

Un altro enorme vantaggio che l’utente ha acquisito online è la possibilità di poter pagare a rate senza chiedere interventi di banche o normali finanziarie.
Si tratta del servizio “buy-now-pay-later” (BNPL), come Affirm, Klarna e Afterpay.

Questi servizi hanno contribuito a creare 5,9 miliardi di dollari in spese online tra l’1 e il 23 novembre, con un aumento del 13,4% rispetto all’anno scorso.
Questo non accade negli store fisici, una mancanza che spinge ulteriormente le persone a comprare davanti al proprio monitor comodamente seduto a casa.

Come se questo non bastasse ecco che arrivano altri player, super aggressivi, che nessuno avrebbe potuto immaginare anche solo qualche anno addietro.

Parliamo di TikTok e di Temu.

TikTok, ad esempio, ha lanciato il suo negozio online negli Stati Uniti a settembre, offrendo spedizioni gratuite e sconti tra il 20% e il 30% su una vasta gamma di articoli. Questo dimostra come i social media stiano diventando piattaforme sempre più rilevanti per il commercio elettronico.

Stiamo per dire addio al commercio fisico?
Vedremo sparire la maggior parte dei negozi?
Le città si stanno per svuotare e i mall stanno per diventare degli scenari per dei film sugli zombie?

La risposta è, purtroppo, sì se non si trovano soluzioni alternative.
La il World Economic Forum è stato chiaro, il capitalismo come lo conosciamo deve morire.
Ma se fosse veramente questa la strada dovremmo farci delle domande.
Una di queste è molto semplice.
Come mai Amazon apre degli store fisici?
Forse la strategia è un’altra.
Spazzare via il commercio costruito da tante piccole realtà famigliari e imporre un nuovo monopolio.
Una storia che si ripete, meccanicamente, da migliaia di anni.


Author: Koan Bogiatto

“Koan Bogiatto ha esplorato circa 123 paesi in tutto il mondo e ha vissuto in Italia, Spagna e poi negli Stati Uniti, in Florida. È l’unico italiano ad aver ricevuto la prestigiosa Green Card per Realizzazioni Straordinarie e Individuo Eccezionale dal Governo degli Stati Uniti, nei settori dell’educazione e del coaching. In passato, Koan ha prestato servizio come consulente per eBay, INA Assitalia, Wind, 21st Century, Alviero Martini, Politecnico di Torino, IUM Monaco, Sai, Gruppo De’Longhi e Il Sole 24 Ore. È il fondatore di diverse aziende di successo in diversi settori, tra cui il coaching, l’educazione, l’immobiliare e il trading di criptovalute, per citarne alcuni.”


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