Lo status di A.E.O.: pole position in dogana
Quando parliamo di commercio internazionale pensiamo alla conquista di nuove aree di mercato, al lancio di un prodotto innovativo ed al potenziamento del nostro brand. Studiamo le strategie per essere competitivi, analizziamo il mercato sotto il profilo culturale, sociale, economico, finanziario individuando il buyer ideale ed il prodotto del quale non potrà fare a meno.
A volte sottovalutiamo il fatto che il prodotto, per essere venduto, deve fisicamente arrivare nel mercato di destinazione. E per arrivarci deve necessariamente passare in dogana, perlomeno quando la destinazione è al di fuori dei confini dell’Unione Europea. Questo significa potenziali (e spesso molto reali) problemi, come controlli, ritardi ed altre situazioni che hanno in genere la medesima conseguenza: la merce non arriva in tempo perché resta bloccata, con tempi e costi imprevedibili.
Gli operatori italiani hanno l’occasione di fare il salto di qualità, acquisendo lo status di A.E.O. (Authorized Economic Operator), ma non tutti conoscono questa opportunità.
La compliance doganale come strumento di competitività.
L’operatore A.E.O. è un “operatore autorizzato”, che ha ricevuto dalla Dogana una sorta di “certificazione di affidabilità”. ll Codice Doganale dell’Unione prevede che tale status sia attestato con due tipi di autorizzazione: AEO/semplificazioni doganali (AEOC) e AEO/sicurezza (AEOS). I due tipi di autorizzazione sono cumulabili e, quindi, possono essere detenuti contemporaneamente garantendo i benefici di entrambe (AEOF/Full).
I vantaggi sono considerevoli, ne citiamo solo alcuni:
Semplificazioni in dogana e minori controlli: l’A.E.O. è per definizione un operatore preparato ed affidabile, dotato dell’organizzazione e delle competenze per svolgere in modo corretto tutte le pratiche doganali, nonché per garantire gli standard di sicurezza nella filiera della logistica e del trasporto. Le probabilità di subire un controllo (documentale, fisico e scanner) o una verifica fiscale saranno quindi drasticamente ridotte.
Trattamento prioritario nello sdoganamento: significa essere in dogana in pole position, evitando lungaggini e tempi morti.
Trattamento prioritario nei controlli e scelta del luogo per i controlli: naturalmente un controllo, sebbene meno probabile, non è impossibile. Ma anche il controllo avverrà a condizioni privilegiate, in tempi rapidi ed in un luogo specifico designato dall’operatore, con vantaggi in termini di tempi e/o costi.
Esonero o riduzione delle garanzie: l’affidabilità è intesa anche come solvibilità finanziaria; l’operatore A.E.O. risparmierà tempo e denaro perché la Dogana, avendo già accertato la sua capacità far fronte alle obbligazioni, non richiederà le garanzie ordinariamente previste.
Mutuo riconoscimento dei programmi A.E.O. con altri paesi: Giappone, USA, Cina, Svizzera, Norvegia ed altri in corso di definizione.
Possibilità di rilasciare dichiarazioni di origine preferenziale su fattura: il processo di digitalizzazione delle Dogane, che dovrebbe concludersi alla fine del 2020, prevede la smaterializzazione di tutti gli originali cartacei. Ciò riguarda ad esempio il modello EUR-1, con il quale l’esportatore dichiara l’origine preferenziale UE delle merci, che rappresenta un formidabile strumento di competitività in quanto permette all’importatore di ottenere forti sconti o esenzione totale dai dazi. Dal 2021 la dichiarazione di origine preferenziale potrà essere resa solo previo espletamento di una pratica di registrazione e/o autorizzazione che implica la verifica, da parte dell’Agenzia delle Dogane, dell’affidabilità ed adeguatezza delle aree aziendali che gestiscono le operazioni doganali e gli aspetti correlati. L’esportatore A.E.O., in quanto certificato dalla Dogana, potrà rilasciare dichiarazioni d’origine preferenziale nel quadro di tutti gli accordi bilaterali vigenti.
In poche parole:
maggiore competitività; status di partner sicuro ed affidabile; celerità nelle spedizioni e conseguente riduzione dei costi.
Lo status viene accordato su richiesta dopo un audit doganale nel corso del quale l’operatore dovrà dimostrare di possedere i requisiti necessari, che verranno valutati con riguardo al tipo di operatore ed alla sua dimensione:
– conformità alla normativa doganale e fiscale ed assenza di reati gravi connessi con l’attività economica;
– sistema efficace di gestione delle scritture commerciali e dei trasporti;
– solvibilità finanziaria;
– adeguati standard di sicurezza.
Il nuovo codice doganale, in vigore dal 1° maggio 2016, ha attribuito un ruolo centrale all’A.E.O.; molti operatori si stanno preparando o hanno già ottenuto lo status ed è prevedibile che, nel giro di pochi anni, chi ne sarà sprovvisto vedrà indebolirsi la propria posizione sui mercati internazionali.
È indispensabile prepararsi per tempo.
La preparazione all’audit delle Dogane prevede, in estrema sintesi:
– Check-up doganale e sicurezza per rilevare le carenze e criticità
– Attività di formazione e tutoring dedicata al personale interessato
– Analisi e definizione delle procedureda adottare in azienda
– Organizzazione e coordinamento delle varie aree aziendali
Queste attività vengono svolte da un team multidisciplinare di professionisti di consolidata esperienza, coordinati da un leader di progetto, che affiancano e formano le risorse coinvolte, organizzando il lavoro, i flussi di informazioni ed implementando le procedure necessarie.
La preparazione avviene a step, nel rispetto dei processi lavorativi in essere e con i tempi adeguati alla singola realtà aziendale: solo quando l’azienda si sentirà pronta verrà presentata la domanda alle Dogane, che svolgeranno le operazioni di audit. Il tutto senza trascurare la pianificazione del mantenimento e miglioramento continuo del sistema.
Anna Cortesi
Consulente Aziendale e del Lavoro – Coordinamento progetti di internazionalizzazione
CEO TradeCube® www.tradecube.it
MAG nr.3, maggio-giugno 2019