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Il Crescere della Spesa in Difesa e Aerospaziale nel 2024: Impatti Sociali e Aziendali

Mentre sotto lo sguardo ingnaro del popolo si è consumata, rapidamente, la prima battaglia spaziale tra Israele e Yemen le persone sperano che il 2024 sia un altro anno di pace.
Potrebbe essere ma potrebbe anche non essere.

E’ certamente difficile pensare alla pace quando nel mondo, in questo momento, sono attiva 59 guerre nel mondo, un livello piu’ alto di qualsiasi altro periodo dopo il 1945.
Quindi, quando le persone pensano alla pace stanno intendendo un mondo senza “guerra mondiale”.

Proprio per questo dobbiamo portare una grande attenzione a cosa sta per succedere nel prossimo anno.

Il 2024 si preannuncia un anno di grandi cambiamenti nel settore della difesa e dell’aerospaziale. Con l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche e l’aumento dei budget militari, esaminiamo come queste dinamiche influenzeranno non solo la sicurezza globale, ma anche la società e il mondo imprenditoriale.

Nessuno escluso.

Siamo oggettivamente di fronte, per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale, ad un notevole aumento dei budget militari in quasi tutte le nazioni del mondo.

L’incremento della spesa militare previsto per paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Polonia e le nuove aggiunte alla NATO, come la Svezia e la Finlandia (alcuni di questi sono incrementi impressionanti) ha un duplice effetto.
Da un lato, stimola l’industria della difesa e dell’aerospaziale, creando opportunità economiche, posti di lavoro e sviluppo tecnologico.
Dall’altro, questa spesa potrebbe portare a una ridistribuzione delle risorse pubbliche che potrebbe influenzare negativamente settori come la sanità, l’istruzione e le infrastrutture.

Per quale opto?
Per la seconda, senza ombra di dubbio.
L’impatto della riduzione delle risorse nel settore pubblico porta a malcontenti, insoddisfazione e potenziali tumulti e rivolte.

L’investimento in tecnologie avanzate, come i caccia di nuova generazione e le difese anti-droni, apre nuove frontiere per l’innovazione.

Start-up militari ad alta tecnologia e aziende operanti nel settore aerospaziale potrebbero sperimentare una crescita significativa, sfruttando la domanda crescente di soluzioni avanzate. Questo potrebbe essere un terreno fertile per le imprese innovative che cercano di penetrare in questi settori altamente specializzati.
Anche in questo caso parliamo di una nicchia di imprese che può, ovviamente, cavalcare l’onda con il massimo delle proprie possibilità.

Mentre gli investimenti in difesa possono rafforzare la sicurezza nazionale, portano anche un aumento delle tensioni internazionali.
L’escalation militare in Asia, con la Cina, il Giappone, le Filippine, Taiwan e l’India, potrebbe influenzare la stabilità regionale.
Inoltre, lo sviluppo e il dispiegamento di armi avanzate, come i missili ipersonici, introducono nuove sfide per il controllo degli armamenti e la prevenzione dei conflitti.

Si tratta di gettare benzina sul fuoco.
Mentre scrivo ancora è in corso l’invasione della Russia in Ucrania, guerra che nasconde il vero conflitto che si sta consumando tra Nato e Russia.
Anche la guerra in Israele divampa con violenza inaudita.
Scenari che ricordano con terrificante precisione il periodo che antecedeva allo scoppio della seconda guerra mondiale.

Il rinnovato interesse per l’esplorazione spaziale, evidenziato dal fantomatico ritorno (se mai ci sono stati) degli americani sulla Luna, apre nuove possibilità per la ricerca e lo sviluppo in ambito aerospaziale.

Questo non solo avanza la scienza e la tecnologia, ma può anche ispirare generazioni future, stimolando l’interesse per le STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e avviando nuove carriere e percorsi educativi.
Se non scoppia una guerra mondiale, questa è una notizia di valore estremamente positivo.

Cosa possiamo desumere da tutto questo?

Il 2024 sarà un anno chiave per il settore della difesa e dell’aerospaziale, con implicazioni che vanno ben oltre il campo militare.
Mentre le imprese possono trovare nuove opportunità in questo ambiente in evoluzione, la società nel suo insieme dovrà affrontare le sfide poste dall’aumento della spesa militare e dalle tensioni geopolitiche.
Sarà cruciale trovare un equilibrio tra la necessità di sicurezza e la promozione della pace e della stabilità globale.

Dal mio punto di vista l’epilogo è abbastanza chiaro.
I governi, di concerto con chi comanda veramente (le multinazionali) useranno le tensioni per privare i cittadini delle libertà elementari.
La scusante?
La solita, sospendiamo alcuni diritti costituzionali.
Il nazismo ha fatto storia.
E se scoppia (o fanno scoppiare) una guerra?
Avremo altri problemi di cui occuparci.
Che cosa fare quindi?
Prepararsi al peggio e lavorare per costruire il meglio.

Scenario positivo?
Niente guerra, mercato toro, le libertà rimangono le stesse e le imprese possono dedicarsi all’innovazione.

Il mondo sarà un posto migliore.
Mentre lo scrivo mi viene da ridere amaramente.
Se esisteremo ancora e la razza umana non sarà scomparsa penso che dovremo attendere il 2050 per vedere gli effetti straordinariamente positivi che seguono ad una grande distruzione.
I secoli scorsi insegnano.


Author: Koan Bogiatto

“Koan Bogiatto ha esplorato circa 123 paesi in tutto il mondo e ha vissuto in Italia, Spagna e poi negli Stati Uniti, in Florida. È l’unico italiano ad aver ricevuto la prestigiosa Green Card per Realizzazioni Straordinarie e Individuo Eccezionale dal Governo degli Stati Uniti, nei settori dell’educazione e del coaching. In passato, Koan ha prestato servizio come consulente per eBay, INA Assitalia, Wind, 21st Century, Alviero Martini, Politecnico di Torino, IUM Monaco, Sai, Gruppo De’Longhi e Il Sole 24 Ore. È il fondatore di diverse aziende di successo in diversi settori, tra cui il coaching, l’educazione, l’immobiliare e il trading di criptovalute, per citarne alcuni.”


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